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Fare volontariato, con qualità ed equilibrio personale, è quanto vogliamo offrire.

La nostra proposta riguarda ogni periodo del ciclo di vita delle persone, in quanto è un’esperienza che fa bene e coinvolge intensamente, sia chi aiuta sia chi è aiutato. ad ogni età.

Essere Volontario

Un’associazione può continuare a vivere quando, come la San Giorgio Onlus, riceve annualmente da soci e simpatizzanti la firma del 5×1000. Sono introiti che vengono poi devoluti a progetti per la comunità o a persone in difficoltà. L’associazione, quindi, com’è giusto che sia, non ne ha alcun guadagno.

Ma un’associazione può crescere solo se alcuni dei soci o dei simpatizzanti diventano anche volontari della stessa. Nella San Giorgio, fino a questo momento, è successo solo in parte.

Ci sono i volontari del Punto d’Incontro San Giorgio, impegnati nell’Ascolto e nell’aiuto alle persone in difficoltà.

I Valbellici, si sono così denominati, al giovedì sera, nel momento della cena, aiutano gli anziani dell’Istituto Valbella, ma soprattutto interagiscono con loro. E poi i volontari degli “OrtiPoleo(orti sociali) qualche anno fa hanno preparato il terreno e continuano a gestirne l’uso da parte di chi lo coltiva.

I campi in cui si può intervenire possono essere i più svariati. Ma allora perché diventare un volontario?

Sicuramente la ragione più semplice e scontata è per aiutare gli altri! Ed è giustissimo.

Ma c’è un altro importantissimo motivo che solo chi è già un volontario vive sulla propria pelle… aiutando gli altri aiutiamo noi stessi.

Dedicare un po’ del nostro tempo lavorando per gli altri, anzi con gli altri, senza pretendere nulla in cambio, perché neanche un grazie potrebbe arrivare, ci aiuta a crescere moralmente e spiritualmente, ci fa acquisire nuove competenze, riusciamo a dare un buon esempio ai nostri ragazzi, che siano figli o nipoti, e di questi tempi è il miglior modo per educare.

Per quanto ci sembri di poter fare molto poco, possiamo contribuire a migliorare le condizioni di vita delle persone più vulnerabili, facendo la differenza, nella loro vita e nella nostra.

Essere volontario non significa quindi essere altruista, anzi il volontariato è forse la più sana e alta forma di “egoismo”. Far star bene gli altri fa star bene anche noi stessi! E’ sicuramente un’utopia, ma, parlando in generale, se la benzina che alimenta il motore del nostro Paese fosse il volontariato, non ci sarebbe forse bisogno di bustarelle, raccomandazioni, corruzione e quant’altro che inevitabilmente sporcano e bloccano gli ingranaggi di quel motore. E’ un’amara constatazione, ma la maggior parte di ciò che funziona è perché le persone volenterose anziché criticare tutto e tutti si sono “tirate su le maniche” contribuendo, ognuno nel suo piccolo, a cambiare almeno ciò che gli sembrava possibile.

Se poi si è in tanti, può diventare più facile, ma soprattutto possibile!

[da ColoriAMO insieme febbraio 2019 – Annamaria Sudiero]

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