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LA NOTTE HA UN ORIZZONTE? PARE DI SÌ, SECONDO L’ULTIMO LIBRO DI CAROFIGLIO

Recensione a cura di Gianluigi Coltri per Librarsi Liberi – Introduzione di Gianni Faccin

Lo afferma il titolo stesso dell’ultimo lavoro di Gianrico Carofiglio: L’orizzonte della notte ed. Einaudi 2024 – romanzo definito “poderoso e commovente”, con protagonista il noto personaggio di Carofiglio, l’avvocato Guerrieri. Il libro, che pare essere tra i più riusciti di Carofiglio, che, ricordiamolo, è senatore della Repubblica, già magistrato ed oggi, soprattutto, scrittore. Un artista controverso in quanto, a mio parere, evidentemente scomodo, per le idee che liberamente manifesta, al di là del suo stile letterario.

Proponiamo questo romanzo, segnalato dalla nostra libroteca Librarsi Liberi, per gli amanti delle storie a sfondo legale: infatti si tratta di una storia processuale,  come riportato in seconda di copertina, enigmatica, dal ritmo impareggiabile, che si intreccia ad una profonda riflessione sulla perdita e sul rimpianto, sulle inaspettate sincronie della vita e, in definitiva, sulla ricerca della felicità.

Lasciamo spazio al contributo dello scrittore e amico Gianluigi Coltri che ha già letto il libro di Carofiglio. Eccolo a seguire.

Mi aiuto con un brano tratto proprio dalle prime pagine del libro che descrivono l’incontro tra un giovane avvocato da poco assunto e il suo capo presso il palazzo di giustizia:

“Il suo capo gli dà appuntamento davanti al palazzo di giustizia con mezz’ora d’anticipo. Probabilmente, immagina lui, per fare un ultimo punto sulla strategia e sulle questioni da affrontare. Quando si incontrano, però, quello si limita a dirgli di seguirlo.

Percorrono i corridoi deserti, che a breve – con l’inizio delle udienze – si trasformeranno in alveari impazziti, ed entrano nell’aula. L’ambiente è uno di quelli che abbiamo visto tante volte nei film: architettura neoclassica, maestosa ed enfatica, che pare voler esaltare la solennità dei riti che vi si celebrano.

Il vecchio avvocato dice al giovane di guardarsi attorno, di pensare a dove si trova, a quanto sta per accadere in quel luogo.

Dopo qualche minuto, gli domanda cosa stia provando.

«Reverenza», risponde il giovane.

«Bene, cerca di imprimere nella mente questa sensazione. Se un giorno ti capiterà di entrare in un’aula di giustizia senza percepirne nemmeno più un frammento, allora sarà arrivata l’ora di smettere».”

È già in testa alle classifiche di vendita il nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio, che torna al suo personaggio (secondo me) più riuscito: l’avvocato Guerrieri. Lungi dal praticare la serialità compulsiva, Carofiglio non ha ecceduto con questo personaggio: se non vado errato, “L’orizzonte della notte” è il settimo titolo, su una produzione totale di quasi una ventina di romanzi. 

In compenso, l’avvocato Guerrieri è invecchiato, come succede ai suoi lettori (e anche al resto dell’umanità, guarda caso). Sembra perdere colpi, ha meno entusiasmo per la sua professione, sentimentalmente è solo e, anzi, appesantito nell’anima dalla conclusione dell’ultima relazione. Tanto che si è deciso ad andare da uno psicoterapeuta, Carnelutti, con cui intavola lunghi confronti.

Ecco, proprio questa parte del romanzo si prende forse anche più della metà delle pagine, relegando un po’ in secondo piano il caso di cui si deve occupare: una donna che ha sparato, ammazzandolo, al cognato, compagno della sorella gemella, suicidatasi. Forse, da questo punto di vista, è uno dei legal thriller più semplici e scontati che ci possono essere: tutto è chiaro fin dal principio.

La chiarezza che manca è invece in lui, Guerrieri, ormai prossimo alla sessantina, più tormentato e tormentoso che mai. Forse vicino ad un punto di svolta, almeno per quanto lascia intuire il finale, insieme con l’ultimo colloquio con il suo psicoterapeuta.

Ma, in conclusione, è un romanzo riuscito? Carofiglio gioca con alcune citazioni (riferimenti già noti, strausati, sia la canzone di Leonard Cohen che la poesia amata da Nelson Mandela), usa tanta psicologia (di scuola junghiana) e, ovviamente, da ex giudice, le procedure della giustizia (semmai ci si possa arrivare in tribunale). In definitiva, quasi niente di veramente nuovo sotto il sole, ma, accidenti, il risultato complessivo funziona. Leggi “L’orizzonte della notte” per vedere come va a finire, come si presenta il nuovo giorno.

E, da parte nostra, lo consigliamo. Buona lettura.

Nel periodo estivo Novità in Lettera sarà pubblicato con cadenza ridotta

A TUTTI VOI I NOSTRI MIGLIORI AUGURI DI BUONE FERIE

Il libro di Gianrico Carofiglio è disponibile presso Librarsi Liberi!

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