di Giorgio Santacaterina
In questi giorni, nuovamente di guerra, mi è capitato di riascoltare sulle frequenze di una radio, cosiddetta privata, una canzone scritta e musicata da Frankie HI-NRG MC nell’ormai lontano 1993, ma assolutamente attuale. Una canzone contro la guerra dal titolo ‘Libri di sangue’. Ne riporto di seguito un breve passo:
‘Una manciata di dadi è stata tirata e la valanga di facce numerate non si è ancora fermata, non si ha il risultato:
ci han provato a stabilirlo a priori chi è dentro e chi è fuori, chi è uno e chi è zero, chi è bianco e chi è nero.
Ma questa è l’opinione di una parte, non è la più importante, è solo quella del più forte e non abbiamo scampo di fronte alla morte.’
Parole che invitano a riflettere sulla insensatezza della GUERRA, di tutte le guerre. Uno strumento diabolico in mano ai potenti, ai padroni della terra seminatori di odio, divisione, rancore e povertà.
La guerra è la sconfitta dell’intera UMANITÀ. Quello che viene attaccato e si cerca di demolire è quel valore umano fondato sul confronto, sul rispetto, sulla giustizia, sull’uguaglianza, sulla consapevolezza di condividere un comune destino e di godere dei frutti di un unico mondo, sul desiderio di vivere in PACE.
Quel substrato ricco di relazioni, di sentimenti e di verità che trae nutrimento dalla memoria. Qualcuno ha paura di incontrare l’altro, mettersi in ascolto ed in dialogo con lui, ha sostanzialmente paura di riconoscersi nell’altro.

Come ebbe a dire Enzo Bianchi in un recente tweet: l’incontro con un altro richiede una disposizione a fare un viaggio, esige un esodo da noi stessi, uno spogliamento del nostro io e di lasciarci sorprendere e trasformare dallo sguardo di chi non conoscevamo.
Dobbiamo assolutamente ritrovare il coraggio di essere umani e costruire finalmente quella fraternità universale ricca di ascolto, di solidarietà, di aiuto reciproco, di trasparenza, di pazienza, di condivisione, di amicizia, di gioia, cioè di AMORE.
Io credo fermamente e mi impegno per la vittoria dell’UOMO sulla PAURA.
Provo di seguito a mettere in fila i pensieri di alcune persone che io ritengo significative.
Bertrand Russel:
la guerra non stabilisce chi ha ragione, ma solo chi sopravvive.
Gino Strada:
se la guerra non viene buttata fuori dalla storia dagli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia.
Albert Camus:
la pace è l’unica battaglia che valga la pena intraprendere.
Maria Montessori:
tutti parlano di Pace, ma nessuno educa alla Pace. A questo mondo, si educa alla competizione e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando alla Pace.
Gianni Rodari:
ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, LA GUERRA.
Italo Calvino:
l’umano arriva dove arriva l’amore; non ha confini se non quelli che gli diamo.
Lev Tolstoy:
se riesci a provare dolore, sei vivo. Se riesci a sentire il dolore degli altri, sei umano.
Massimo Recalcati:
il ricorso all’odio è una delle modalità con cui l’essere umano cerca di risolvere l’esperienza del proprio fallimento.
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