Anche a Schio il recital: UNA NOTTE DI VENTO NICODEMO CI PARLA...

dialogo di Gianni Faccin con Gianluigi Coltri
Breve dialogo con Gianluigi Coltri, uno degli autori che ha scritto il libro dal quale è tratta la sceneggiatura del recital “Una notte di vento”, che accoglieremo a Schio il 22 ottobre prossimo (vedere locandina). L’evento viene organizzato dall’Associazione Libellula aps in concerto con Gsm San Giorgio odv.
Ci si avvarrà del patrocinio del Comune di Schio e del sostegno dell’Associazione Uniars di Noventa Vicentina, di Unità Pastorale S. Bakhita e dell’Associazione Bakhita Schio Sudan, entrambe di Schio.

Redazione: Coltri, finalmente torna in scena questo apprezzato recital…
Coltri: Sì. Va detto innanzitutto che riprende l’attività dell’Associazione Uniars, che ha deciso di riproporre un recital che per quattro anni, prima della pandemia, è stato replicato in una dozzina di chiese della diocesi di Vicenza: dal duomo di Noventa Vicentina, dove debuttò nel 2016, alla basilica di San Felice a Vicenza, dove nel dicembre 2019 la serata fu dedicata alla memoria di Silvio Bellin, scomparso nel giugno di quell’anno.
R.: Di che cosa tratta il recital?
C.: “Una notte di vento”, questo il titolo del recital, prende l’avvio dall’omonima sceneggiatura teatrale scritta da me e da Mario Pavan, pubblicata dall’Editrice Veneta. Il testo è incentrato sulla figura del rabbino Nicodemo, un personaggio che compare per ben tre volte nel Vangelo di Giovanni (mentre non è neppure nominato da Marco, Matteo e Luca).
R.: Nicodemo?
C.: Esponente del sinedrio, va ad incontrare Gesù in una notte di vento, da qui il titolo del lavoro. Nicodemo vuole capire se Gesù è veramente il messia che il popolo ebreo sta aspettando, ma non vuole farsi vedere troppo vicino al Nazzareno. Ma colui che andò per interrogare, finì interrogato: è Gesù che mette in crisi il rabbino, che non riesce quasi neppure a replicare alle domande. Stesso imbarazzato silenzio quando si troverà in sinedrio davanti ai farisei che vogliono far processare Gesù.
R.: E come finisce?
C.: Alla fine, comunque, Nicodemo sarà ai piedi della Croce, insieme con Giuseppe d’Arimatea, per accogliere le spoglie del Crocifisso, e prepararlo alla sepoltura.

R.: Hai detto che nel Vangelo di Giovanni questo personaggio appare solo tre volte…
C.: Sì. Nicodemo è menzionato solo nel Vangelo secondo Giovanni, in cui compare tre volte: quando ascolta l’insegnamento di Gesù (3,1-21), quando interviene in sua difesa con i Farisei che vorrebbero farlo arrestare (7,45-51) e quando aiuta Giuseppe d’Arimatea a deporre il corpo di Gesù nella tomba (19,39-42) …
R.: In qualche modo, anche attraverso questo recital, Nicodemo ci parla … Quale è il messaggio per noi?
C.: Nicodemo è un po’ il simbolo delle incertezze della fede, ma per i protestanti il suo comportamento è anche un peccato, in quanto a ciò in cui si crede non corrisponde una vita coerente. Ciò che si vive la notte, insomma, non si conferma in ciò che si vive di giorno.
R.: Grazie Gianluigi Coltri.
C.: Grazie a voi e a presto!
Ricordiamo che Uniars di Noventa Vicentina, grazie alla comune iniziativa in rete tra l’Associazione Libellula aps e Gsm San Giorgio odv, con il sostegno di UP S. Bakhita e Associazione Bakhita Schio Sudan, ha accettato di riproporre “Una notte di vento”, con una prima tappa proprio a Schio, nella chiesa di San Francesco, gioiello quattrocentesco, il 22 ottobre, alle 17.00.
Al rabbino Nicodemo e agli altri personaggi del libro, daranno corpo e voce gli autori, Gianluigi Coltri e Mario Pavan, insieme con Sonia Contro, Elena Conte, Alessandra Battistella, Alessandra Muraro, Claudio Barolo e Francesco Motta. Il commento musicale, originale, è stato composto e verrà eseguito da Enrico Martinello. La regia è di Gianluigi Coltri, presidente di Uniars.
Infine va sottolineato che il testo è stato rivisitato, non avendo più a disposizione Silvio Bellin, per cui era stato cucito su misura un monologo finale, ma propone sempre, in forma più corale, la drammaticità e l’inquietudine che i dialoghi ispirati dal Vangelo di Giovanni sanno trasmettere.

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