
Appello alla Cittadinanza e a tutte le forze politiche, economiche e sociali.
Siamo scesi in piazza nel Novembre del 2019: un territorio intero, di fronte alle carenze del servizio sanitario, ha chiesto di difendere e rafforzare la sanità pubblica.
A 2 anni dalla precedente mobilitazione, con la pandemia che ha portato ulteriore sofferenza ai nostri servizi, le carenze sono aumentate e toccano tutta la rete, dall’ospedale alla medicina del territorio ai servizi sociosanitari. Nello stesso periodo sono fioriti i centri medici privati.
Oggi l’Alto Vicentino, a causa di inadeguata programmazione e gestione, risente particolarmente della mancanza di personale in tutte le sue articolazioni professionali. Alcuni esempi:
- All’Ospedale di Santorso, negli ultimi due anni, i medici, già scarsi, sono diminuiti di altre 26 unità ed è a rischio il funzionamento di interi reparti, come pronto soccorso, cardiologia, oncologia, ortopedia e neurologia.
- Fortemente problematica la situazione dei Medici di Medicina Generale: nel 2020 si contavano ben 48 medici dai 65 anni in su, destinati entro poco tempo al pensionamento, e nessuna idea su come rimpiazzarli.
- Notevoli difficoltà del servizio di Guardia Medica dove mancano 14 medici sui 25 previsti.
- In numero insufficiente a far fronte ai bisogni vecchi e nuovi della popolazione anche i professionisti dei servizi per le persone fragili, come ad es. Neuropsichiatria Infantile, i Centri di Salute Mentale e le strutture residenziali per anziani e disabili.
Nonostante la lezione del Covid-19, che ha dimostrato la necessità di una sanità pubblica forte ed organizzata, non sono cambiate le strategie generali che vedono un insufficiente investimento sul personale e un sempre maggiore ricorso al privato.
Riteniamo che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) potrà essere efficace solo se accompagnato da un progetto organico di valorizzazione dei servizi pubblici e delle risorse umane ad essi destinate.
Una sanità adeguata per il nostro territorio, capace di prendersi carico della persona e dei suoi bisogni in modo coordinato e continuativo, deve avere:
- Una Medicina territoriale moderna, con medici e infermieri che lavorano in gruppo assieme agli specialisti e assicurano assistenza ambulatoriale e domiciliare nelle 24 ore, anche attraverso Ospedali di Comunità, RSA, Hospice e quanto serve a gestire la cronicità.
- Un Ospedale fornito di tutte le specialità essenziali, che dialoga con il territorio e con gli ospedali hub provinciali e le aziende ospedaliere.
- Un Dipartimento di Prevenzione pronto a contrastare le diverse malattie che minacciano la salute pubblica, attrezzato stabilmente a gestire le pandemie.
- Un’articolata rete di servizi per la famiglia, la prima infanzia, la disabilità, la salute mentale e l’età anziana, connessa con le agenzie e i servizi sociali del territorio.
IL DIRITTO ALLA SALUTE È LA PRECONDIZIONE DI OGNI ALTRO DIRITTO. SCENDIAMO IN PIAZZA CON TUTTI E TUTTE
COLORO CHE NON ACCETTANO QUESTO DECLINO,
COLORO CHE PENSANO CHE LE CURE DEBBANO ESSERE GARANTITE A TUTTI, CHE CREDONO NEL VALORE DI UNA SANITÀ PUBBLICA DI QUALITÀ
E VOGLIONO CONTRASTARE IL PROCESSO DI PRIVATIZZAZIONE IN ATTO.
SIETE TUTTI INVITATI/E A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE CHE SI TERRÀ SABATO 16 OTTOBRE 2021
RITROVO ALLE ORE 14,30 DAVANTI AL PALAROMARE A SCHIO ARRIVO DEL CORTEO ALL’OSPEDALE DI SANTORSO ORE 15,30.
Per aderire inviare una e-mail a comitatosanitapubblicaav@gmail.com Comitato Sanità Pubblica Alto Vicentino