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a cura di Paolo Rudella

Le attività del nostro “progetto DIMMItiASCOLTO” sono entrate nel decimo anno. Poco o tanto tempo di impegno e dedizione alla comunità? Lo chiediamo ai referenti di “progetto”. Innanzitutto al fondatore Gianni Faccin e poi ai coordinatori: Angela Canale, Francesca Lucia Scolaro, Rosy Calesella, Clitta Frigo e Annamaria Sudiero.

Gianni, sono tanti 10 anni di attività …

Gianni Faccin

Mi sento di dire soprattutto “intensi e ricchi”. Dall’inizio, dicembre 2012, con il cosiddetto Punto d’Incontro San Giorgio abbiamo costantemente e umilmente riservato attenzione alle persone che chiedevano aiuto, spesso dedicando loro sessioni di ascolto profondo, in molti casi indirizzandole ad altri centri specifici, per necessità economiche, mediche, legali o di terapia, sempre accogliendole e prestando la massima attenzione e il massimo rispetto. Accettazione incondizionata e non giudizio. Abbiamo introdotto anche la modalità del counselling, per valorizzare appieno la relazione d’aiuto e migliorare noi per primi come persone nel cercare di essere utili agli altri. Non facile ma fattibile. Molto utile per loro, ma anche per noi operatori. Ecco perché intensi e ricchi. Le persone accolte anche in più sessioni fino dall’inizio a vario titolo sono state 901, gli operatori volontari che si sono “turnati in quasi dieci anni” sono stati 56. Oggi la rete interna è fatta di una trentina di volontari, quasi tutti operativi. Personalmente, ma sono certo sia un pensiero comune nel gruppo, vado fiero di questa esperienza.

Sentiamo Angela, come sono stati questi 10 anni?

Angela Canale

Sono stati anni che hanno visto un approccio ad un modo diverso di fare ascolto e che mi sono serviti tantissimo sia nelle relazioni con gli altri sia a livello personale. Mi sono resa conto che spesso credevo di ascoltare, ma ero più intenta a cercare le soluzioni per dare un aiuto che non a mettermi in atteggiamento di pura accoglienza. Cosa che non è per niente scontata, infatti sembra sempre che se non si danno risposte ai bisogni delle persone non si sia all’altezza del compito. Ho visto invece quanto può essere positivo il mettersi in ascolto senza giudizio e con piena disponibilità.

Francesca, come vedi questo percorso, da ultima entrata nel coordinamento?

Francesca Lucia Scolaro

Sono pochi anni che frequento il gruppo che fa parte del Gsm San Giorgio Odv e quello che ho vissuto è l’esperienza di un gruppo straordinariamente attivo, se potessi fare un paragone direi “lievito buono”. Tutto viene pensato e messo in opera, con molta attenzione e lavoro, cercando di fare il meglio e buono possibile. In questa complicata situazione pandemica, pur mantenendo il servizio di ascolto alle persone che ne hanno richiesto il servizio, anche telefonicamente nei periodi di più forte restrizione e contagio, ho visto un fiorire di attività. Piccoli mini corsi per coinvolgere le persone a non isolarsi, stimolando con semplici attività, il dialogo tra loro. Tutto questo sempre nel rispetto delle regole decise dal governo, per contrastare il diffondersi del virus. Con la San Giorgio è stata creata inoltre una piattaforma per gli incontri online dando così la possibilità alle persone di incontrarsi da remoto e per poter usufruire sia di relazione sia di formazione. Che dire? È comprensibile che dietro a tutto questo c’è un lavoro straordinario che mi lascia stupita da come è ben fatto.

Sentiamo il pensiero di Rosy …

Rosy Calesella

Faccio parte di questo gruppo da molto tempo e mi ha sempre affascinato che ci siano delle personalità e delle modalità diverse per affrontare le cose, ma come insieme si riesca a “creare” un nuovo punto di vista, un modo diverso di vedere le cose e anche se stessi. Penso che questo possa essere un nostro punto di forza che aiuta il gruppo a crescere e a migliorare per poi poter meglio aiutare gli altri.

Clitta, tu sei tra le fondatrici di questa attività, che cosa senti di dirci?

Clitta Frigo

Dieci anni di appartenenza a questa storia. Beh sin dall’inizio a tutt’oggi con continua voglia di esserci, di coinvolgermi e coinvolgere, di mettere la persona al centro, di vedere gli altri con occhi nuovi, di condividere esperienze ed informazioni. Un progetto questo dello spazio di ascolto che ti fa scoprire nuove visioni di vita, ti sprona ad un approccio di sostegno e comprensione, ti stimola ad approfondire i bisogni dell’altro.

Far parte di questo gruppo di volontari significa cooperare, essere comprensivi, dare attenzione, spendere energia. Qualche volta si ha la sensazione di far poco, ma poi in realtà si contribuisce ad aiutare anche solo con un ascolto attento, imparziale ed empatico. Il bisogno dell’altro di parlare di sé, che non è sempre facile, di sfogarsi, di sentirsi ascoltato, viene accolto dal nostro gruppo con spirito di consapevolezza e senza pregiudizi. E, ne sono convinta, DimmiTiAscolto ti aiuta veramente a stare meglio.

Finiamo con Annamaria. Anche tu sei tra le fondatrici, come concluderesti questa conversazione o meglio questa condivisione di gruppo?

Annamaria Sudiero

Così di getto, senza pensarci troppo! Far parte di progetto DIMMItiASCOLTO mi ha personalmente aiutato a crescere, e continua a farlo attraverso i vari percorsi che come volontari facciamo. Soprattutto, per il servizio che offre, cioè l’Ascolto alle Persone, ho imparato, o almeno ci sto provando, a mettere da parte il giudizio e il pregiudizio perché il nostro Ascoltare non ne può essere intriso.

Giudizi e pregiudizi, che tutti siamo portati ad avere, devono essere lasciati da parte per poter Accogliere e Ascoltare senza muri che ci separino. Credo anche che questo sia un motivo per il quale le Persone, e mi ci metto anch’ io, hanno difficoltà a farsi ascoltare. Temiamo il giudizio degli altri a riguardo dei “malanni” che ci possono affliggere. È sicuramente più facile farsi “curare” un braccio rotto che una crepa dell’anima!

Storie come queste, di chi dedica con passione il proprio tempo agli altri, vengono pubblicate nelle nostre novità in lettera, che puoi leggere cliccando QUI. Per iscriverti alla nostra newsletter, manda una mail a info@gsmsangiorgio.org, oppure clicca QUI

Con affetto

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