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GLI ULTIMI AL CENTRO

alcune riflessioni di Gianni Faccin sul recente libro del Card. Luis Antonio Gokim Tagle che il gruppo Librarsi Liberi segnala vivamente di leggere

Con grande piacere scriviamo di questo libro, di recentissima pubblicazione, e di quest’uomo da anni sulla scena – suo malgrado – per l’autenticità e la semplicità della sua visione e delle sue azioni, tutt’altro che facili e in ogni caso molto efficaci, non solo nella sua terra natia, le Filippine, ma anche a livello internazionale.

Nominato spesso e semplicemente come Tagle, questo cardinale è stato definito da alcuni media americani – il Boston Globe per dirne uno – come un prelato che ha mente di teologo, anima di musicista e cuore di pastore. Tutti forse ricordiamo che già nel precedente conclave fu indicato spesso come papabile e nel recente conclave di maggio fu ripetutamente dato per Papa in quanto persona coerente tra l’altro anche con l’operato e la testimonianza di Francesco.

Non è stato Tagle a diventare Papa Francesco II come indicato dagli scommettitori internazionali.

Il sessantottenne cardinale asiatico dal grande sorriso che ti entra nell’animo, prosegue la sua opera di innovatore a partire dalle piccole cose, dall’essenziale che spesso definiamo “invisibile agli occhi”, ma forte della comunità pazientemente costruita in un paese, il suo, che ha conosciuto la dittatura, la povertà, la corruzione, in cui sono mancate decisamente tutte le libertà almeno fino al 1986 anno in cui è tornata la democrazia (Rivoluzione del Rosario).

Venendo al libro oggetto di questa recensione, partiamo da un detto di Tagle che si riferisce ad una domanda che lo accompagna da sempre: “Come presentare la fede in maniera sempre più viva e concreta? Risposta: Andando verso i poveri non portando le mie parole, ma avendo un cuore pronto ad ascoltare e imparare da loro”.

Credo possa piacere ed ispirare questa impostazione, e a me piace condividerla anche con le compagne e i compagni dei centri di ascolto, nonché con gli amici del Gruppo Sociale Missionario San Giorgio Odv perché c’è qualcosa di nuovo nel messaggio di Tagle. 

La novità non è solo l’importanza dell’Ascolto. A ben leggere c’è di più, c’è la disponibilità ad imparare dagli altri, che significa apprendere dalle persone che vorremmo aiutare (i poveri).

Rivoluzionario! E noi? Beh con coraggio e un po’ di impegno ce la possiamo fare, se vogliamo.

Forse, quale aiuto personale e anche collettivo, potremmo trovare qualche momento di pura riflessione al fine di ritrovare e validare le nostre motivazioni di fondo, come singoli, come gruppo, come associazione, come volontariato.

Qualche stralcio dell’intervista fatta al Card. Tagle e riportata nel libro:

G e L. Fazzini (intervistatori): Come declinare la fede nelle varie situazioni?

Tagle: La grande lezione della mia vita è stata quella di andare dagli altri non portando le mie parole, ma avendo un cuore pronto ad ascoltare e imparare da loro. Prima di pronunciare qualsiasi parola, è importante capire le persone che si hanno davanti, capirle tramite un ascolto rispettoso che al contempo affermi la loro dignità. Solo dopo mi sento in diritto di dire qualcosa. Sicuramente ho nella mia mente la parola di Dio, che posso condividere con loro. Ma per me il più valido approccio per avvicinare gli altri, in particolare in più poveri, è questo: elevare la loro dignità ascoltandoli.

G e L. F.: Concretamente, che significa?

T.: Mi capita spesso di cambiare la mia conferenza, l’analisi della situazione, il testo preparato, in base a quello che mi trovo di fronte. Quando ero più giovane andavo agli incontri troppo preparato, con la mia analisi preconfezionata, con le mie domande e risposte., Ma negli anni ho scoperto che le mie domande non coincidono sempre con quelle della gente.

G e L. F.: Perché?

T.: Perché i loro bisogni non sono quelli che mi immaginavo. Devo prima ascoltare. Per me questa è una sfida, non solo per i pastori ma anche per tutti coloro che partecipano all’azione di evangelizzazione. Insomma, non occorre andare con risposte facili, seve invece un atteggiamento di solidarietà e di umile ascolto.

Buona lettura!

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Con affetto


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