
Dialogo tra la Redazione NiL, e Giorgio Santacaterina, in vista delle importanti scadenze statutarie dell’Associazione
Redazione: È bella la parola comunità, ma è sicuro che è anche impegnativa, idealistica, spesso sentita come irrealistica, lontana o irraggiungibile. Quando oggi parliamo di comunità si ha spesso la sensazione di parlare del sesso degli angeli, per come reagiscono le persone. Ha ancora senso parlare di “comunità”?
Santacaterina: Sul tema comunità mi sono speso e ci siamo spesi come associazione da sempre, tenendo conto dei cambiamenti in corso. Perché le cose sono cambiate e non solo per effetto della pandemia.
Ricordiamo quanto siamo stati presenti a Poleo, dove siamo nati, sia in tempi gloriosi, sia in tempi difficili. Non abbiamo mai mollato neanche durante il Covid-19. Essere comunità è un modo di essere, di pensare, di vivere e di condividere, pur nella diversità.
Nel 2019 abbiamo sintetizzato una vision comunitaria con il nostro numero unico: Coloriamo insieme per una comunità di persone. Negli anni successivi abbiamo continuato a battere su questo tasto sia con le nostre pubblicazioni, sia testimoniando nei fatti. Si veda, di recente, il nostro importante coinvolgimento nell’emporio soldale Il Cedro di Schio e in altri empori solidali del Vicentino.
R.: In breve, si può dire che c’è ancora un senso di comunità?
S.: Certo. La comunità trova ragion d’essere, unità e determinazione dalla condivisione di valori forti e fondanti, dalla propria storia e dalla difesa della propria memoria collettiva. Una comunità coesa e consapevole sa prendersi cura delle persone fragili e degli ultimi, con accoglienza, condivisione e generosità.
R.: E questo avviene?
S.: Assolutamente sì. Anche nella nostra Poleo non mancano persone e famiglie in stato di disagio sociale e personale come anche di grave bisogno economico. Tra i molti gruppi operanti sul territorio c’è in prima fila il Gruppo Sociale e Missionario OdV, regolarmente iscritto al Registro unico nazionale del terzo settore.
R.: Se ricordiamo bene, l’associazione fa i 20 anni proprio di questi tempi …
S.: Sì. Quest’anno. Fondata nel 2003 da un gruppo di volontari di Poleo, oggi è impegnata principalmente nel dare supporto personale e relazionale a persone sole ed in difficoltà con i propri Centri di Ascolto profondo; nel sostenere economicamente famiglie in stato di necessità economica tramite il pagamento bollette, farmaci, affitti, rette scolastiche; nel collaborare con missionari sparsi nel mondo col supporto ai loro progetti educativi e sociali.
R.: Sappiamo delle difficoltà a reperire fondi per la gestione di aiuti alle persone e famiglie. Che cosa potrebbe aiutare l’associazione ad aiutare il prossimo più adeguatamente?
S.: Molto semplice. Essere comunità significa anche non restare nell’indifferenza o nell’apatia. Giacché servono volontari e mezzi finanziari, è importante interessarsi, ognuno secondo le sue possibilità, dare disponibilità di competenze e tempo.
Nell’ambito finanziario c’è una c0sa molto semplice e decisamente utile a fare la differenza: è il periodo della annuale dichiarazione dei redditi, possiamo sostenere Gruppo Sociale e Missionario Odv con una semplice firma nella sezione dedicata alla destinazione del 5xmille, un gesto che non costa nulla ma che permette di aiutare in modo concreto, diretto e verificabile.
Abbiamo sempre pubblicizzato la nostra attività insieme al nostro codice fiscale a questo scopo: 03116350244.

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