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I bambini del distretto di Ambanja (Madagascar)

Cari amici, il primo pensiero che mi viene è ripetervi l’augurio di «BUON ANNO

Sia per tutti un anno di serenità e speranza!!!

Ho lasciato passare il mese di gennaio senza inviarvi notizie del rientro dopo le vacanze di Natale: perdonatemi!

Come comunità di cattolici abbiamo vissuto un’esperienza molto importante e bella: da più anni la nostra diocesi era senza vescovo e ne sentivamo la mancanza! La notizia della nomina del nuovo Pastore ha messo in tutti tanta gioia e abbiamo iniziato insieme (anche di religioni diverse!) un tempo intenso di preghiera e di preparazione per la consacrazione, i festeggiamenti e l’accoglienza di tantissimi fedeli. Sono venuti cristiani e autorità religiose e civili da tutto il Madagascar. Ho sperimentato cosa significhi sentirsi «cattolici – chiesa viva» e, ancora una volta, cosa significhi per questi nostri fratelli «fare festa».

Incantevole la capacità organizzativa.

Era da prevedere l’accoglienza: partecipazione a canti, danze, mangiare, dormire , … di quasi mille persone ! Quello che mi ha colpita ancora una volta è stata la disponibilità al servizio di questi fratelli! Abbiamo fatto davvero «festa grande» e gli ospiti sono ripartiti riconoscenti e felici: vivere due – tre giorni insieme ha allargato la cerchia di conoscenze e di amici!!!

Mentre si intensificavano i preparativi è ripresa la scuola.  Quanta gioia hanno portato i bambini!

Abbiamo costatato, quasi con sorpresa, che tutti gli alunni sono ritornati. Normalmente, dopo le vacanze qualcuno non si presenta; spesso, non si sa perché, dove e con chi sia andato.

Ogni mattino e pomeriggio, quando si apre il cancello, c’è la corsa a cercare palle, palloni, corde per saltare, … e nel cortile ci sono gli alberi di «mango» con i frutti maturi. Allora, il pallone serve anche per essere gettato in alto e far cadere i frutti…  che si mangiano insieme… «che buoni!»

I nostri bambini sanno godere e sorridere, litigare anche con pugni e calci e poi giocare insieme, piangere e cercare consolazione, … tutto con una semplicità e un sorriso che ancora m’incantano!

Gli insegnanti hanno ripreso il loro posto con impegno, passione e slancio. Sono coscienti dell’importanza del periodo intenso che si comincia dopo questi giorni di vacanza. La parte del programma da svolgere e come non trascurare gli alunni in difficoltà… e ne abbiamo parecchi.  Le situazioni familiari di abbandono, povertà economica, mancanza di lavoro, litigi, droga e alcool incidono profondamente sul comportamento e risultati scolastici dei bimbi.

Pochi giorni dopo i festeggiamenti, c’è stata la minaccia del ciclone Cheneso…. che è arrivato. Ha colpito la zona «ovest, nord ovest» del Madagascar. Le piogge torrenziali hanno gonfiato e fatto traboccare alcuni fiumi. Interi villaggi sommersi e strade (tra cui due statali: uniche vie che congiungono il centro al nord del Paese!) interrotte per frane e cadute di ponti. Purtroppo si registrano perdite di vite umane. Non si sa quanti dispersi e morti…

La strada statale (unica strada) che collega Anthoy e Ambanja è interrotta per la caduta di un ponte. Attualmente, anche a Ambanja, c’è il problema dell’arrivo della merce anche di prima necessità. Questo ha provocato l’aumento incredibile dei prezzi di tutto, anche alimentari… I grossisti hanno tenuto per quasi una settimana lo stok nei magazzini per aumentare poi il prezzo di tutto!

Alcuni quartieri, vicini al nostro, sono stati inondati. Grazie a Dio, non si sono state perdite umane né dispersi. Nel nostro quartiere, qualche abitazione è stata danneggiata. Nella nostra missione, l’acqua non ha fatto nessun danno! Dopo tre giorni di chiusura, abbiamo potuto riprendere normalmente la scuola e questo con grande sollievo di tutti: le aule sono asciutte, abbiamo spazi coperti e senza fango in cui gli alunni stare bene….  Con gli insegnati abbiamo preparato programmi adattati alla situazione.

Grazie a voi abbiamo potuto aiutare le famiglie dei più poveri in modo da sostenerle e far ritornare la serenità: «Oggi c’è il riso! Posso andare a scuola, posso lavorare perchè ho mangiato…».

Abbiamo avuto un’attenzione speciale per la merenda, e altro di chi abbiamo notato in difficoltà.

Vi rinnovo il nostro «GRAZIE GRANDE» perché, essere certi che siete con noi, che sentite la scuola «NOSTRA», che amate la «NOSTRA » missione e i « NOSTRI » bimbi ci aiuta ad affrontare il quotidiano con speranza e coraggio. Preghiamo insieme, con tanta fiducia, Maria, mamma che aiuta!

Suor Germana Boschetti – AMBANJA (MADAGASCAR)

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