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Dialogo con Gianluigi Coltri a cura di Gianni Faccin

Breve dialogo con Gianluigi Coltri, autore di “Una giornata a Gerico”, edito da Nettuno nel 2022, e presente tra i numerosi titoli proposti da LIBRARSI LIBERI presso Casa del Giovane a Poleo di Schio.

L’autore sarà a Schio il 20 aprile prossimo per la presentazione del libro presso il Palazzo Toaldi Capra, come evidenziato nelle immagini che accompagnano la presente Novità in Lettera.

Redazione: Perché questo titolo?

Autore: Perché il libro parte da una pagina del vangelo di Luca: l’incontro per le strade di Gerico con Zaccheo, capo degli esattori, una persona ritenuta un bandito e un mafioso.

R.: E che succede?

A.: Zaccheo, incuriosito, attratto, sale su un albero, perfino, ma Gesù lo nota e lo chiama. Dopo un pranzo in casa sua, il pubblicano annuncia che restituirà con gli interessi il maltolto.

R.: È un cambiamento radicale, quello che avviene e che, se ho capito bene ci viene proposto …

A.: Certamente. È quel che succede a Zaccheo e a tantissime persone che hanno modo di incontrare Gesù. Ed è quello che può succedere anche a tutti noi se solo prestiamo più attenzione al valore di ogni incontro che abbiamo occasione di vivere. Con Gesù in primis …

R.: In una delle recensioni del 2022 dichiari che il libro è una testimonianza partita da lontano …

A.: Sì, è vero, “Una giornata a Gerico” ne ha messo un po’ per venire alla luce: scritto tra l’autunno 2019 e la primavera 2020, revisionato nella primavera 2021, giaceva nel “freezer”. A un paio di editori è parso interessante ma non abbastanza per la loro programmazione, il terzo invece mi ha spinto a pubblicarlo. Eccolo qua.

R.: Nel libro ci sono sia l’aspetto personale che pubblico, o sbaglio?

A.: Si, confermo questa circostanza. C’è un aspetto privato, ma c’è anche un aspetto pubblico: quanti assistono ai due momenti, non sono solo discepoli o apostoli, ma cittadini, pellegrini che vanno a Gerusalemme (anche Gesù sta per salirci per l’ultimo atto della sua missione terrena). Mi sono chiesto: come possono essere le loro reazioni, i loro pensieri, le loro parole? E se tutto questo accadesse ai giorni nostri?

R.: Mi pare molto suggestivo e stimolante … in tempi in cui abbiamo bisogno di essere nuovamente ispirati, giusto?

A.: Giusto! Attorno a queste suggestioni ed al vangelo di Luca, ho costruito “Una giornata a Gerico”: la guida è la Parola, io ci ho messo le mie parole. Quelle della mia vita di cristiano, quelle raccolte nella vita parrocchiale, nelle esperienze pastorali: ci sono il turista religioso, il tradizionalista, il convinto ma non troppo, l’indifferente, il critico, il calcolatore, la guarita e l’ammalato, il morente e il bambino, la madre di Dio e il tentatore …

Gianluigi Coltri

R.: Dubbi, perplessità?

A.: Sì, le ho io, per primo, ma adesso il libro c’è: giudichino i lettori.

R.: Bene, lo faranno, ma sarà interessante un incontro con lo scrittore che avverrà proprio a Schio il 20 aprile prossimo, dopo aver vissuto i giorni della Quaresima e della Settimana santa. Quasi a voler dire … proseguiamo sulla strada della riflessione e dell’ascolto, partendo sempre dalla Parola che va riportata alla nostra vita di tutti i giorni. Grazie Gianluigi.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI AL PALAZZO TOALDI CAPRA GIOVEDÌ 20 APRILE ALLE ORE 20:30!

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